La curiosità dei cittadini e dei turisti nel vedere animarsi luoghi spesso silenti e muti. La preparazione che accompagna la trepidazione e gioia dei giovani volontari subito dopo la propria prima visita guidata. Le facce affascinate dal racconto di professionisti in quel posto incredibile che è la propria città. Facciamo bene a ricordare, con un ritmo annuale scandito da quasi trent’anni, che i sardi devono recuperare autostima e consapevolezza di sé.
Questo realizza Monumenti Aperti. Non aprire i luoghi, ma farne un laboratorio di comunità. Restituire consapevolezza, senso di identità, responsabilità rispetto ai beni comuni, protagonismo civile.
L’edizione del 2023 è iniziata in Sardegna il 6/7 maggio, si è dipanata in oltre 60 comunità e saltato il mare ha festeggiato a Ferrare e si è conclusa a Bitonto il fine settimana dell’11 e 12 novembre.
Grazie a chi c’è stato e a chi verrà e si unirà a noi nel 2024.
In questa occasione racconterò perché è importante capire cosa si muove dietro questa manifestazione che ha evidenti risvolti economici anche in chiave turistica oltre che culturale.
Esploreremo il tema della valorizzazione del patrimonio come esperienza chiave di una comunità resiliente che scommette sul proprio lascito ereditario per perseguire una via di sviluppo che vada oltre “su connottu” (confort zone ndr.).
Cercheremo di analizzare perché la promozione e l’accesso al patrimonio grazie al coinvolgimento e l’agire in prima persona delle giovani generazioni offra uno spunto per una visita guidata che sensibilizza i cittadini ed i turisti alla riscoperta delle tracce, segni e testimonianze del passato e suscita maggiore interesse per un approfondimento maggiore alla storia locale delle comunità.
Capiremo perché Monumenti Aperti, nella sua evoluzione offra una chiave di lettura nuova alle “kentu concas” proponendo di usare una unica “berritta”. Queste le suggestioni in 40 minuti di spunti ed ispirazioni per il tuo businness.
Nato a Brescia nel 1963 sulla scia dell’emigrazione degli anni Sessanta ha vissuto in Lombardia, Sicilia e si è radicato in Sardegna laureandosi a Cagliari in Scienze Politiche Economiche e Finanziarie. Ha potuto fruire nel suo percorso di crescita di un humus fertile che si è sviluppato nel fortunato contesto della facoltà innovata radicalmente dal prof. Antonio Sassu che assunse il ruolo di Assessore Regionale alla Programmazione, così come fece anni dopo un suo assistente, il prof. Francesco Pigliaru, che oltre a tale incarico interpretò anche il ruolo di Presidente della Regione.
Esperto di pianificazione e controllo strategico delle PA ha collaborato nel Gabinetto della Giunta Pigliaru nella passata legislatura. Ha svolto ruoli di rilievo nel settore della comunicazione e delle relazioni con il pubblico in seno alla Direzione Generale della Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna che dopo la straordinaria esperienza umana e solidale nella gestione delle informazioni nel corso della pandemia ora mette a disposizione in protezione civile.
Fondatore nel 1993 e Presidente della Onlus Imago Mundi dal 2004 al 2019, ora Ente del Terzo Settore che cura la rete della manifestazione Monumenti Aperti dal 1997. Ideatore e Presidente del Consorzio CAMu’ Centri d’Arte e Musei dalla sua nascita al 2019 è stato co-fondatore anche di una delle prima società di consulenza in euro-progettazione operanti in Sardegna, specializzandosi nelle tecniche del project management e nella accountability dei progetti culturali.
Operatore culturale da oltre trent’anni e appassionato della valorizzazione dei beni culturali è tuttora volontario di Imago Mundi e donatore del FAI. Ambasciatore del turismo d’affari del Principato di Monaco.